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I prodotti tessili sono ovunque. Un tempo, con il disegno, la produzione e il commercio di tessili, nella Svizzera orientale si guadagnavano da vivere decine di migliaia di persone.Oggi i tessuti ci avvolgono e coprono dalla mattina alla sera. Un buon tessuto: cos'è? Come si è modificato nel passato e che aspetto avrà in futuro? A queste e altre domande vuole rispondere il Museo tessile di San Gallo con l'esposizione permanente Buon tessuto. Collezione Museo tessile di San Gallo.
Un buon tessuto è di aiuto in ogni situazione: i tessili ci accompagnano in ogni circostanza come una seconda pelle, ci proteggono, segnalano la nostra appartenenza e creano identità. Anche con il nostro abbigliamento comunichiamo continuamente in modo non verbale, a volte anche molto espressivo, con l'ambiente circostante. Inoltre, i tessili (per la casa) rendono pratici, confortevoli e allo stesso tempo attraenti gli spazi lavorativi e privati.
Un buon tessuto stimola la creatività: i tessili attirano gli sguardi e riflettono il nostro stile di vita. Dal XIX secolo, il Museo tessile di San Gallo raccoglie e custodisce manufatti tessili e documenta i processi di disegno creativi e l'inventiva tecnica. I colori, le forme, i modelli e i materiali dell'eccezionale collezione di San Gallo stimolano i sensi dei visitatori e mettono le ali alla fantasia dei disegnatori. L'esposizione permette anche di scoprire le creazioni attuali.
Un buon tessuto si vende in tutto il mondo: per secoli i tessili hanno contato tra i principali prodotti di esportazione di successo svizzeri. Ancora nel XX secolo, i pizzi di San Gallo, la seta di Zurigo e i tessuti stampati di Glarona erano conosciuti e richiesti nel mondo intero. Nel periodo fra le due guerre mondiali l'industria tessile svizzera registrò un crollo e a sopravvivere furono solo produttori e commercianti di prodotti di nicchia. Oggi ad essere richieste sono soprattutto «soluzioni tessili» smart nei campi della medicina, della mobilità e dell'architettura.
Con una ricca scelta di oggetti attraenti – dall'affascinante abito da scena all'informativo campionario, fino alla pratica corda da arrampicata – l'esposizione permanente invita a un giro di scoperta. E lo fa permettendo di utilizzare tutti i sensi: attraverso filmati storici ci si può immergere nella tessitura del cotone turgoviese e ascoltare interviste in cui testimoni di quel periodo svelano le loro fonti di ispirazione. Si possono toccare con mano materie prime tessili e sperimentare tecniche lavorative. E grandi e piccini vengono invitati al tavolo da disegno per creare personalmente tessuti e capi di abbigliamento.
Chi dopo tutte queste esperienze e impressioni sente un po' di stanchezza, può godersi un momento di relax nell'oasi di benessere tessile allestita dall'azienda tradizionale sangallese Christian Fischbacher. Con l'esposizione Guter Stoff, dal 12 maggio 2023 il Museo tessile di San Gallo offre l'occasione di immergersi nell'affascinante mondo dei tessili.
Scenografia: Studio DAS
Grafica: TGG Visuelle Kommunikation
La mostra "All You CanNOT Eat. Fake food su tessuto" immerge i visitatori in un ristorante in cui non viene offerto nulla né da bere né da mangiare.
Le tavole di diversi ospiti sono imbandite con elementi tratti dalla collezione del Museo tessile San Gallo che riproducono vari alimenti. Si creano in tal modo un incontro e un’interazione tra epoche, classi sociali e gusti diversi.
Per le persone, l’assunzione del cibo assume un carattere fugace. Alimenti e bevande vanno consumati prima che si guastino e marciscano. L’atto della loro stessa assunzione ne comporta l’uscita dal contesto sociale. Al fine di lenire e impedire la loro «scomparsa», essi sono dunque rappresentati in modo da cristallizzarli.
In una mostra e una serie di eventi, All You CanNOT Eat approfondisce la cultura della tavola in relazione al fake food. Tramite stampe e imitazioni di edibili, l’esposizione ne prosegue il tema nella moda.
Progetto partecipativo con il coinvolgimento di Association Verdre, Marta Birt, Beni Bischof, Tatiana Boiko, Kristina Bucheli, Julie Chauland, Collective Swallow by Anaïs Marti, Estelle Gassmann, Sven Gex, Sarena Huizinga, Infantium Victoria by Dinie van den Heuvel, Terézia Krnáčová, Lapidar (Jessica Celis, Salomon Elsler, Elena Völkle, Nadine Werner), Alfred Leuzinger/ open art museum, Léonie Ludovicy, Pauline Lutz, Madame Europe, Madame Tricot, Yves Meier, Pusha Petrov, Carlo Rampazzi, Joan Sallas, Sinnlich Essen (Sabrina Berger, Cajetana Oechslin, Larissa Riesen, Lisa Rubio), Natalia Solo-Mâtine, Sabina Speich, taktik:haptik (Lisa Blaser, Zora Weidkuhn, Nathan Werlen), Tischgesellschaft (Jana Besimo, Valerie Meta Ehrenbold, Lisa Schöpflin).
Amministratrice: Dr. Alexandra Schüssler
Siete interessati ai designer e agli artisti partecipanti o volete sfogliare a vostro piacimento il menu e la carta dei cocktail o leggere uno o due testi di Uwe Schütte?
Scaricate qui il menu e il menu dei cocktail.
La mostra fa parte del progetto Esswelten
Ringraziamo
Il Museo del Tessuto di San Gallo presenta la mostra “Il cerchio d'acqua. Tessuti flottanti”, che offre una panoramica sul mondo multiforme dei costumi da bagno e della moda outdoor dal punto di vista della sostenibilità.
Con questa mostra, il Museo del Tessuto intende contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della moda sostenibile e incoraggiare i visitatori a esplorare il ciclo dell'acqua nel mondo tessile. I visitatori possono immergersi nel mondo dei tessuti legati all'acqua con tutti i sensi e conoscere le possibilità di produrre costumi da bagno e moda outdoor in modo da proteggere l'acqua come risorsa e permettere alle persone di viverla a lungo. La moda che indossiamo per nuotare e fare il bagno, così come l'abbigliamento che ci protegge dalla pioggia e dalla neve, è stata ed è spesso prodotta a spese dell'ambiente e dell'acqua.
In collaborazione con il Circular Lab dell'Università di San Gallo e con le aziende tessili svizzere, il Museo del Tessuto presenta materiali e tecniche che dimostrano come la moda possa essere sostenibile, ecologica e rispettosa dell'acqua. Sono esposti capi di abbigliamento e accessori appositamente progettati per le attività acquatiche, come bikini e tute da sci realizzati con bottiglie in PET e giacche antipioggia biodegradabili.
Con la sua installazione tessile, l'artista Miriam Ferstl fotografa l'acqua e costituisce il preludio della mostra. Viaggiando dalla sua casa nella Foresta Bavarese fino a San Gallo, l'artista fotografa l'acqua attraverso gocce d'acqua. L'opera riprende la qualità e la bellezza dell'acqua e l'essenza della mostra: lo scorrere, il mutare e il continuo cambiamento.
Anche la scenografia della mostra è impegnata nell'idea dell'economia circolare. In stretta collaborazione con la Création Baumann di Langenthal, che produce soluzioni tessili innovative per l'arredamento d'interni, viene creata una scenografia in cui i tessuti per tende assumono un nuovo significato.
Il programma di accompagnamento comprenderà conferenze e workshop di esperti che condivideranno le loro conoscenze sulla moda sostenibile e sull'economia circolare. Gli eventi saranno pubblicizzati tempestivamente sul sito tedesco.
In questa mostra, 45 opere d'arte contemporanea di quilt e tessuti provenienti da undici nazioni dimostrano che la creatività, l'ispirazione artistica e le affermazioni critiche sul tempo non sono appannaggio esclusivo di pittura, scultura, grafica e arte fotografica. Le opere di alto livello sono state selezionate da una giuria internazionale composta da cinque membri tra oltre 130 partecipanti.
È impressionante lo sviluppo della forma d'arte del “quilt” da coperta prevalentemente funzionale a opera d'arte autonoma negli ultimi 50 anni. Per esempio, la mostra presenta un oggetto a terra intitolato “Orso polare, non voglio essere un orso polare, nel caldo polare”, che è al tempo stesso espansivo e politico.
È stata registrata una percentuale piacevolmente alta di giovani donne candidate, sette delle quali sono state ammesse alla mostra. Il premio per le giovani quilter di talento è andato alla Slovacchia per un'opera tridimensionale che tratta della coesione intergenerazionale.
L'artista svizzera Judith Mundwiler, vincitrice del Doris Winter Memorial Prize nel 2018, ha ricevuto il premio per l'innovazione in grande formato per la sua opera “Fragments of Everyday Life”, un documento contemporaneo realizzato con ritagli di carta gettati su post-it.
Anche quest'anno il Doris Winter Memorial Prize 2024 è stato diviso tra due oggetti ugualmente meritevoli, entrambi incentrati sugli effetti delle malattie cerebrali e del sovraccarico cerebrale:
“Demenz - Versinken im Vergessen” (Demenza - Affondare nell'oblio) di Christa Ebert (GER) e “Kopflast” (Carico di testa) di Monika Sebert (GER) toccano l'osservatore in modo diverso.
La 9a Triennale Europea del Quilt si inaugura il 9 febbraio 2025 presso la Max Berk Textile Collection, dove rimarrà in mostra fino al 4 maggio 2025. Il Museo del Tessuto di San Gallo presenterà la mostra dal 23 maggio 2025 al 14 settembre 2025. Sono previste altre tappe della mostra itinerante.
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«MATERIAL MATTERS» analizza il rapporto tra materiale e moda prendendo a esempio capi d'abbigliamento selezionati degli ultimi 200 anni. L'esposizione approfondisce la questione dell'influenza che fattori quali caratteristiche specifiche dei materiali o la loro disponibilità nonché il prezzo delle materie prime hanno sulla moda. Anche gli sviluppi sociali, come il crescente benessere o una maggiore sensibilità per l'ambiente, nonché le innovazioni tecnologiche nel settore tessile, influenzano l'industria della moda e modificano le nostre abitudini in fatto di abbigliamento.
Un settore importante all'interno della mostra è costituito dalla Stanza delle fibre, dove vengono raccontate nel dettaglio la produzione e la lavorazione di materie prime tessili naturali e sintetiche, dalla fibra al tessuto passando per il filo. Applicazioni e postazioni interattive così come giochi invitano il pubblico di ogni età a scoprire un tema appassionante dalle molte sfaccettature. Particolare attenzione è dedicata alle problematiche della compatibilità ambientale dei diversi materiali e procedimenti.
In un'epoca in cui la moda è effimera e a buon mercato, la nozione del valore dei tessuti rischia di perdersi. L'esposizione «MATERIAL MATTERS. Dalla fibra alla moda» cerca di porvi rimedio informando il pubblico sui processi di produzione sofisticati e ad alta intensità di materie prime e inducendolo a prendere coscienza della bellezza e della varietà degli oggetti tessili. La mostra è visitabile dal 6 giugno 2020 al 21 febbraio 2021 incluso presso il Museo del tessile San Gallo. La Stanza delle fibre rimarrà aperta per la durata dell'esposizione e fino a fine 2021.
Ringraziamo la Fondazione Steinegg e la Fondazione TW
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Tinte naturali come il marrone e il verde annunciano l'autunno e scintillanti combinazioni di tessuti dai colori festosi accompagnano la stagione invernale. I produttori tessili svizzeri mostreranno le innovazioni nel settore della lingerie, dei tessuti per la casa, dell'abbigliamento femminile e maschile. I disegni spaziano da diverse tecniche di ricamo e una varietà di tessuti all'uso di materiali riciclati. Sono evidenziati i colori oro e argento in combinazione con i colori forti. La mostra rende visibile l'ulteriore sviluppo nel campo della tecnica, dei materiali e del design. Inoltre, Swiss Textiles presenterà una presentazione sugli sviluppi dell'industria tessile.
Ringraziamo
Alumo, Appenzell ǀ Bandfabrik Breitenbach AG, Breitenbach ǀ Bischoff Group, St. Gallen ǀ Christian Fischbacher Co. AG, St. Gallen ǀ Embrex, Embroideries Ltd., Au ǀ Eugster + Huber, Collection by Tamando, Herisau ǀ Filtex AG, St. Gallen ǀ Forster Rohner AG, St. Gallen ǀ Inter-Spitzen AG, St. Gallen ǀ ISA Sallmann AG, Amriswil ǀ Jakob Schlaepfer AG, St. Gallen ǀ Laib Yala Tricot AG, Amriswil ǀ Leinenweberei Bern, AG, Bern ǀ Schlossberg Textil AG, Turbenthal ǀ Serge Ferrari AG, Eglisau ǀ Stotz & Co. AG, Zürich ǀ Textil Tricot Vogt GmbH ǀ Tisca Tischhauser AG, Bühler ǀ Union AG, St. Gallen ǀ weba Weberei Appenzell AG, Appenzell ǀ Weseta Textil AG, Engi
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Nell’installazione progettata per il Museo tessile di San Gallo, dal titolo «GOLD _ Zimmer #0», l’artista Alessandra Beltrame sonda la linea di separazione tra l’ordinario e lo straordinario. Lo fa avvolgendo oggetti quotidiani in pelle dorata e gioca con la percezione dell’osservatore. Ne emergono nuovi riferimenti socio-politici. L’artista tesse così un percorso di traduzione, come descrive lei stessa: «la percezione viene spostata al di là del confine sicuro del consueto, permettendo così, attraverso l’osservazione, la formulazione di una diversa interpretazione, di una realtà apparente».
Alessandra Beltrame vive e lavora a San Gallo e a Venezia.
Grazie
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Un progetto di ricerca Horizon sull'uso delle principali tecnologie digitali nella registrazione e visualizzazione del patrimonio culturale tessile.
I prodotti tessili e l'artigianato e le tradizioni ad essi associati, che sono al centro del progetto di ricerca TEXTaiLES, svolgono un ruolo centrale e cruciale nella storia europea. Nonostante i recenti progressi metodologici nella ricerca tessile europea, finora non è stata prestata molta attenzione alla digitalizzazione del patrimonio culturale tessile.
Ciò può essere attribuito in parte alle grandi sfide tecniche poste dagli oggetti tessili, in particolare a causa della loro natura morbida e flessibile, delle dimensioni minime della loro struttura primaria e della loro intrinseca sensibilità ai prodotti di decomposizione.
Il progetto TEXTaiLES si è posto il compito di utilizzare nuove tecnologie chiave come l'intelligenza artificiale (AI), la digitalizzazione 3D, l'Internet degli oggetti (IoT), il cloud/edge computing, la robotica e i gemelli digitali (DT) per catturare e visualizzare le proprietà visibili e invisibili dei tessuti.
Caso di studio del museo tessile
Il progetto ha durata 2025-2028 ed è finanziato dalla Comunità europea nell'ambito del programma Horizon Europe.
Questo lavoro è stato finanziato dalla Segreteria di Stato svizzera per l'educazione, la ricerca e l'innovazione (SERI).
Partner
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Se esiste una casa di moda in cui tessuto e città sono profondamente correlati, si tratta di Akris a San Gallo, la città del ricamo.
Da 100 anni Akris è l’unica casa di moda svizzera membro della Fédération de la Haute Couture et de la Mode che coltiva e custodisce le proprie radici geografiche. La mostra «Akris: St.Gallen, selbstverständlich» rivela quanto la firma distintiva dell'azienda sia legata alla città in cui risiede. Infatti, l’esibizione offre una panoramica della profonda relazione tra la casa di moda e l'industria tessile di San Gallo presentando le collezioni che incarnano lo zeitgeist.
Le collezioni sangallesi
Mentre i lockdown mondiali sospendevano le sfilate parigine e lo sguardo si spostava sulla dimensione locale, il designer Albert Kriemler traduceva nelle sue collezioni l’eredità culturale di San Gallo in modo sorprendente: ricami sangallesi in cui appare l’immagine del tetto della chiesa di San Lorenzo e moderni abiti patchwork composti riutilizzando ricami d’archivio della maison.
In particolare la collezione «A woman on a walk» (Autunno/Inverno 2021), ispirata al racconto di Robert Walser «La passeggiata» (1917), diventa il riferimento della mostra.
Passeggiata tra i ricami
«Camminare unisce momenti di riflessione e di svago, di libertà e di fuga dall'eccesso. Solo camminando si pensa, si scrive e si crea» - Robert Walser.
La scenografia della mostra si basa sul leitmotiv del camminare, dell'imbattersi nelle scoperte e negli stimoli che sono una ricorrente fonte di ispirazione per Albert Kriemler: la natura, l'architettura e l'esplorazione dell'arte, diventando parte integrante del suo stile.
In «Akris: St.Gallen, selbstverständlich», queste ispirazioni prendono forma in una varietà di creazioni ricamate, come strutture a nido d'ape applicate a leggeri parka in guipure o amuleti ricamati su tulle chiaro, riecheggiando le delicate luci dei dipinti dell'artista italiano Giorgio Morandi.
Questo è ricamo!
Akris combina perfettamente l'eccezionale artigianato e l’avanguardia senza compromessi, le linee chiare e i tessuti pregiati. Questa dote è particolarmente evidente nei look che testimoniano la stretta collaborazione tra la casa di moda svizzera e il rinomato polo tessile di San Gallo.Come può un ricamo a LED creare l’effetto di un cielo stellato? Quali processi sono necessari affinché un ricamo somigli all’asfalto? Le innovazioni tessili e il know-how artigianale offrono una risposta a queste domande.
L’eredità tessile come campo dell’innovazione
Per la prima volta «Akris: St.Gallen, selbstverständlich» apre le porte degli archivi della maison, risalenti agli anni Quaranta, fondata da Alice Kriemler-Schoch. Colori sorprendenti, materiali fragili e motivi tridimensionali incredibilmente ricchi. Ancora oggi l’archivio rappresenta il punto di partenza per la creazione, per tecniche artigianali e di lavorazione sempre nuove; una memoria collettiva dei tessuti della casa di moda nonché un indicatore di come il ricamo di San Gallo sia ovviamente un elemento essenziale del minimalismo raffinato di Akris.
Curatore: Albert Kriemler, Creative Director Akris
Szenografie: Atelier Oï, Patrick Reymond, La Neuveville
Grafica: TGG Visuelle Kommunikation
Coordinamento della mostra: Il team del Museo tessile di San Gallo
San Gallo può vantare una storia tessile che dura da molti secoli e affonda le proprie radici nel Medioevo. La sua elevata qualità giustifica la fama del lino di San Gallo; considerato «oro bianco», diventa un mito che perdura ancora oggi.
Gli artisti concettuali e performativi Frank e Patrik Riklin dell’Atelier für Sonderaufgaben di San Gallo raccolgono le tradizioni tessili e conferiscono loro un nuovo significato con il «Bignik», una scultura sociale che cresce di anno in anno. In una libera interpretazione artistica Martin Leuthold, lui stesso icona del design tessile contemporaneo, coniuga passato e presente del panorama tessile creando un’installazione su larga scala che sarà visibile presso il Museo tessile di San Gallo dal 22 aprile 2022 fino al 29 gennaio 2023.
Oro bianco
Fin dal XIII secolo la produzione del lino rappresenta una delle principali fonti di reddito della città e della regione di San Gallo. Decine di migliaia di persone lavorano con l’oro bianco: dalla coltivazione della pianta del lino, passando per la filatura del filato, fino alla tessitura, al candeggio e al finissaggio dei tessuti. Le corporazioni e le autorità cittadine controllano che il tessuto di lino soddisfi i più elevati requisiti in tutte le fasi della produzione. Con una «G» certificano l’origine («San Gallo») – in alcune interpretazioni anche la qualità («Gut», “buona”) – degli articoli tessili destinati al commercio a lunga distanza. Quando, nel XVIII secolo, il settore del lino entra in declino, la regione tessile di San Gallo inizia a riorganizzarsi: fioriscono la lavorazione del cotone, prima, e il ricamo, poi.
Bignik
L’epoca del lino si è conclusa secoli fa e con essa sono scomparse le pezze di stoffa stese sui prati per essere candeggiate. Eppure, oggi le colline intorno a San Gallo tornano a essere coperte di stoffe – almeno di tanto in tanto. «Creare insieme, per tutta la popolazione, un’enorme tovaglia da picnic composta da 293’438 teli, esattamente tanti quanti sono gli abitanti della regione.» È questa la vision dei fratelli Frank e Patrik Riklin dell’Atelier für Sonderaufgaben, che nel 2012, in collaborazione con la REGIO Appenzell AR-St.Gallen-Bodensee, hanno dato vita al progetto «Bignik» e da allora hanno iniziato a stenderla in vari luoghi della regione anno dopo anno.
Dopo 10 anni di lavori di raccolta e di cucito, nel 2022 la città di San Gallo sarà finalmente il luogo di esposizione: il rosso incontra il bianco, l’economia incontra la cultura, la storia incontra la vita. Per l’occasione, il Museo tessile di San Gallo presenta la mostra «GUT - Il principio è l’Oro bianco», in cui il passato e il presente del panorama tessile si coniugano in un’opera visiva collettiva.
Ringraziamo
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Come arrivare
Il Museo tessile si trova in una zona poco trafficata nelle immediate vicinanze del centro storico e dell’Abbazia. Dista pochi minuti dalla stazione ferroviaria ed è facilmente raggiungibile a piedi, oppure con il treno o con l’autobus.
In caso di arrivo in automobile, si consiglia di lasciare il mezzo in un parcheggio in centro città. Qui potete trovare informazioni aggiornate sulle possibilità di parcheggio.
Offerta combinata RailAway FFS
Chi arriva con i mezzi pubblici beneficia di uno sconto sul viaggio di andata e ritorno e sull'ingresso. L'offerta combinata RailAway è disponibile presso tutte le biglietterie ferroviarie con personale addetto, presso Rail Service sotto 0041 848 44 66 88 o online www.sbb.ch/textilmuseum
Contatti
Saremo lieti di fornirvi informazioni e di ricevere le vostre prenotazioni per le visite guidate.
Il servizio visitatori è reperibile telefonicamente dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 17.
+41 228 00 10
info@textilmuseum.ch
Informazioni per i visitatori
Tour pubblici
Ogni prima domenica del mese, dalle 11:00 alle 12:00, offriamo una visita guidata gratuita alle mostre in corso.
Tour privati
Chiediamo ai gruppi di almeno 15 persone di prenotare una visita guidata.
Visita il Museo del Tessuto come parte di un tour privato! I nostri dipendenti saranno lieti di accompagnarvi in un viaggio dialogico di scoperta, dove potrete trovare interessanti informazioni di base sulle rispettive mostre su scala ridotta. Le visite guidate sono offerte in tedesco, inglese e francese, su richiesta anche al di fuori dei normali orari di apertura. La dimensione del gruppo è limitata a un massimo di 25 persone, ma possono svolgersi più tour contemporaneamente.
Varianti 1-6 (1-25 persone per gruppo)
Opzione 1
Una delle mostre nel Museo del Tessuto.
Durata: circa 1 ora/da 140 CHF
Opzione 2
La biblioteca tessile del Museo del Tessuto.
Durata circa 1 ora/da 140 CHF
Opzione 3
Una delle mostre nel Museo del Tessuto più la Biblioteca Tessile.
Durata circa 1 ora e mezza/da 210 CHF
Opzione 4
Due mostre nel Museo del Tessuto.
Durata circa 1 ora e mezza/da 210 CHF
Opzione 5
Due mostre nel Museo del Tessuto più la Biblioteca Tessile.
Durata circa 2 ore/da 280 CHF
Opzione 6
Visita guidata della Torre Tröckne a San Gallo, uno dei più importanti monumenti industriali della regione.
Per le visite guidate che iniziano prima delle 10:00 o terminano dopo le 17:00 è previsto un supplemento.
- Inizio del tour tra le 8 e le 10 del mattino: 150 CHF
- Fine del tour tra le 17.00 e le 19.00: 150 CHF
- Fine del tour tra le 19.00 e le 21.00: 300 CHF
- Fine del tour tra le 21.00 e le 22.00: 500 CHF
Tutti i prezzi sono al netto dei biglietti d'ingresso al museo. I tour privati sono solo su prenotazione.
Visite guidate alla Tröckneturm
Su richiesta, possiamo organizzare visite guidate alla Tröckneturm, un imponente edificio risalente al periodo di massimo splendore dell'industria tessile. La visita guidata costa 250 CHF più l'ingresso e può essere prenotata tramite il servizio visitatori del Museo del Tessuto.
Ingresso Tröckneturm:
Adulti: 5 CHF
Gruppo (a partire da 6 persone): 3 CHF
Bambini e ragazzi fino a 18 anni: 2 CHF
Contatti
Saremo lieti di fornirvi informazioni e di ricevere le vostre prenotazioni per le visite guidate.
Il servizio visitatori è reperibile telefonicamente dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 17.
servizio visitatori
+41 228 00 10
info@textilmuseum.ch
Informazioni per i visitatori
Ingresso
La sala espositiva speciale al primo piano sarà chiusa dal 22 aprile 2025 al 22 maggio 2025 per lavori di ristrutturazione. Durante questo periodo, l'ingresso al museo sarà di 9 franchi svizzeri.
Adulti: 12 CHF
Tariffa gruppi (a partire da 10 persone): 9 CHF/pers.
Tirocinanti/studenti fino a 26 anni (Scheda studente): 5 CHF
Titolari KulturLegi: 5 CHF
Bambini / Giovani* a 18 anni: 5 franchi svizzeri
Il St.Gallen Museums-Pass consente l'ingresso a noi e ad altri dieci musei di San Gallo per uno o due giorni (CHF 24/42).
Informazioni dettagliate e la possibilità di prenotare online sono disponibili qui:
L’ingresso è gratuito per
- *Bambini / ragazzi fino a 18 anni accompagnati da genitori, familiari o classi scolastiche dei cantoni SG/AR fino a 18 anni
- membri dell’Associazione Museo Tessile (Verein Textilmuseum)
- rappresentanti dei media con tessera da giornalista.
- Titolari delle seguenti carte, tessere di socio o voucher: Bodensee Card Plus, Entwerferverein, kklick, OSKAR, carte Raiffeisen EC-Plus, Passaporto musei svizzeri (tessere annuali + voucher), Swiss Travel Pass, Pass per il museo SG, VMS/ICOM, Werkbund
Orari di apertura
Lunedì – Domenica 10 – 17 h
Il Museo Tessile resterà chiuso il 24 e 25 dicembre.
Contatti
Saremo lieti di fornirvi informazioni e di ricevere le vostre prenotazioni per le visite guidate. Il servizio visitatori è reperibile telefonicamente dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 17.
+41 228 00 10
info@textilmuseum.ch
I prodotti tessili sono ovunque. Un tempo, con il disegno, la produzione e il commercio di tessili, nella Svizzera orientale si guadagnavano da vivere decine di migliaia di persone.Oggi i tessuti ci avvolgono e coprono dalla mattina alla sera. Un buon tessuto: cos'è? Come si è modificato nel passato e che aspetto avrà in futuro? A queste e altre domande vuole rispondere il Museo tessile di San Gallo con l'esposizione permanente Buon tessuto. Collezione Museo tessile di San Gallo.
Un buon tessuto è di aiuto in ogni situazione: i tessili ci accompagnano in ogni circostanza come una seconda pelle, ci proteggono, segnalano la nostra appartenenza e creano identità. Anche con il nostro abbigliamento comunichiamo continuamente in modo non verbale, a volte anche molto espressivo, con l'ambiente circostante. Inoltre, i tessili (per la casa) rendono pratici, confortevoli e allo stesso tempo attraenti gli spazi lavorativi e privati.
Un buon tessuto stimola la creatività: i tessili attirano gli sguardi e riflettono il nostro stile di vita. Dal XIX secolo, il Museo tessile di San Gallo raccoglie e custodisce manufatti tessili e documenta i processi di disegno creativi e l'inventiva tecnica. I colori, le forme, i modelli e i materiali dell'eccezionale collezione di San Gallo stimolano i sensi dei visitatori e mettono le ali alla fantasia dei disegnatori. L'esposizione permette anche di scoprire le creazioni attuali.
Un buon tessuto si vende in tutto il mondo: per secoli i tessili hanno contato tra i principali prodotti di esportazione di successo svizzeri. Ancora nel XX secolo, i pizzi di San Gallo, la seta di Zurigo e i tessuti stampati di Glarona erano conosciuti e richiesti nel mondo intero. Nel periodo fra le due guerre mondiali l'industria tessile svizzera registrò un crollo e a sopravvivere furono solo produttori e commercianti di prodotti di nicchia. Oggi ad essere richieste sono soprattutto «soluzioni tessili» smart nei campi della medicina, della mobilità e dell'architettura.
Con una ricca scelta di oggetti attraenti – dall'affascinante abito da scena all'informativo campionario, fino alla pratica corda da arrampicata – l'esposizione permanente invita a un giro di scoperta. E lo fa permettendo di utilizzare tutti i sensi: attraverso filmati storici ci si può immergere nella tessitura del cotone turgoviese e ascoltare interviste in cui testimoni di quel periodo svelano le loro fonti di ispirazione. Si possono toccare con mano materie prime tessili e sperimentare tecniche lavorative. E grandi e piccini vengono invitati al tavolo da disegno per creare personalmente tessuti e capi di abbigliamento.
Chi dopo tutte queste esperienze e impressioni sente un po' di stanchezza, può godersi un momento di relax nell'oasi di benessere tessile allestita dall'azienda tradizionale sangallese Christian Fischbacher. Con l'esposizione Guter Stoff, dal 12 maggio 2023 il Museo tessile di San Gallo offre l'occasione di immergersi nell'affascinante mondo dei tessili.
Scenografia: Studio DAS
Grafica: TGG Visuelle Kommunikation